Disilicato di Litio / Vetroceramica

La vetroceramica contenente disilicato di litio è stata prodotta negli anni ‘80 del secolo scorso per realizzare stoviglie e materiale da tavola. Questo materiale innovativo non passò inosservato alla comunità scientifica, grazie alle formazioni cristalline del disilicato di litio presentava ottima densità di superficie, resistenza e robustezza. Nel giro di pochi anni, ha fatto il suo ingresso nel settore dentale con eccellenti risultati clinici, distinguendosi per l’estetica di qualità, le ottime caratteristiche meccaniche e l’ampia tolleranza di lavorazione.

Vetroceramica al disilicato di litio ad alta resistenza

Fu Joy Barrett, dell’Università della Florida, il primo a far domanda per brevetti in cui la vetroceramica con disilicato di litio veniva utilizzata per applicazioni dentali: nella sua presentazione elogiava il materiale come ideale per i restauri protesici “[…] grazie alla sua combinazione di lavorabilità, stabilità chimica e resistenza”.

L’elevata resistenza rende questa vetroceramica particolarmente interessante per le applicazioni in ambito dentale. Fra le eccellenti caratteristiche che la contraddistinguono spicca l’elevata percentuale di formazioni cristalline nella matrice vetrosa, più del 60% rispetto a una ceramica dentale convenzionale che invece ne contiene circa il 30%. Inoltre, si mantiene stabile durante le varie cotture e si evita la deformazione del manufatto nel corso dei vari trattamenti termici.
Nel 2012, uno studio dell’Istituto della Ludwig-Maximilian University di Monaco di Baviera determinò la resistenza e la durezza del disilicato di litio Ceramay, con particolare riferimento all’utilizzo in ambito dentale.